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Le modifiche (aumenti o diminuzioni) al contenuto netto dichiarato per legge in etichetta sono frequenti nell'industria.
Si definisce “contenuto netto” la quantità di prodotto (di un’unità commerciale) contenuta in una confezione, così come dichiarato sull’etichetta e che può includere il peso netto, il volume, il numero di unità
- Il requisito non include alcuna dichiarazione di marketing o suggerimenti per la conoscenza del consumatore, ma non direttamente legati al prezzo, al brand o a regolamenti normativi. Per esempio: porzione suggerita.
- Il contenuto netto dichiarato è ciò che è utilizzato per sviluppare l’etichettatura degli scaffali e il prezzo per unità dichiarato al consumatore. L’accuratezza e la sincronizzazione sono essenziali e il mancato rispetto può concludersi in una penale.
Esempi di modifiche al contenuto netto dichiarato
- Il peso netto dichiarato di un sacchetto di snack salati aumenta da 680 g a 794 g.
- Il numero di pannolini dichiarato sulla confezione cambia da 14 a 12.
- La quantità dichiarata di rasoi in una confezione passa da 4 a 6.
- Una quantità bonus di prodotto è ora inclusa nella confezione e nella dichiarazione al consumatore. Per esempio, la confezione di lucidalabbra da 4 pezzi diventa un bonus pack da 6 pezzi. Il prodotto aggiuntivo (2 pezzi) è dichiarato al consumatore (è adesso 6 pezzi).
Esempi non considerati come modifiche al contenuto netto dichiarato
- Si modifica un prodotto per rimuovere il numero di porzioni suggerite contenute (che non è una comunicazione richiesta per legge).
- Un'unità di misura aggiuntiva per esprimere il contenuto netto è aggiunta o rimossa (per esempio una confezione di cosce di pollo ha un contenuto netto dichiarato di 400 grammi. 4 pezzi è aggiunto i rimosso dall'etichetta).
- Le modifiche alle linee di produzione che consentono di ridurre le tolleranze sui livelli di riempimento della confezione non hanno impatto sul contenuto netto dichiarato.